Il protagonista, Tommaso, è un quarantenne che all’improvviso si trova ad affrontare un evento apparentemente al di là delle sue capacità: l’arrivo della figlia Daria, della quale, fino a quel momento, si era occupata la madre, che però muore in un incidente.
Daria è sveglia e molto intelligente, nonostante abbia soltanto nove anni e sembra proprio che Tommaso non sia in grado di gestire la nuova situazione. Lui che è sempre stato allergico ai rapporti con le donne, ora deve affrontare una figlia nonché una pseudo-fidanzata, Fabia.
Le cose, fortunatamente, evolveranno in maniera positiva per tutti, anche se con molte difficoltà.
L’autore si è dimostrato ancora una volta un ottimo scrittore, sviscerando un tema arduo e complesso in maniera ironica e divertente. Il protagonista è il classico uomo che non vuole responsabilità e legami, ma poi si rende conto che non c’è niente di male nell’avere qualcuno accanto, nell’amare quel qualcuno e nell’avere una famiglia.
Il lettore simpatizza subito per Daria che mette in riga il papà e lo manda in crisi con le domande sulla madre o con i suoi mille perché! Molto divertenti anche le liste: ‘Le cinquanta cose che ho imparato dopo un mese di convivenza con Daria’, oppure ‘Le cinquanta cose che ho imparato grazie a Daria’ (10. Che la vita assomiglia a una torta, è fatta di strati, e più scendi in profondità, più possibilità hai di trovare cose buone; 11. A non uccidere le formiche, che sono così simpatiche e che quando s’incontrano fra loro incrociano le antenne per riconoscersi).
La compagna, Fabia, è una donna molto paziente e dolce, forse le avrei dato più spazio approfondendo il suo carattere.
In ogni caso Lorenzo ci racconta una storia vera, una storia a tratti commovente, una storia da mettere sotto l’albero di Natale.
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