Torno da due giorni in Liguria e anche stavolta porto con me diverse cose: un personaggio fantastico incontrato ieri sera in una birreria, che mi ha ispirato per il prossimo romanzo, la malinconia dei posti di mare alla fine dell’estate, una canzone, bellissima, Fitzcarraldo dei The Frames, che mi ha tenuto compagnia tutto il tempo, e una storia che mi ha affascinato sin dalle prime pagine e ha reso meno pesanti le otto ore di treno. Parlo de “Il ladro di nebbia” di Lavinia Petti, che oltre a essere un’amica, partenopea Doc come me, è una fantastica scrittrice, che mi ha rapito con questa favola dolceamara a metà fra Alice nel paese delle meraviglie e uno dei bizzari mondi di Benni. Scrivo storie molto “reali”, ma amo leggere anche di mondi “diversi”, perciò, se, come me, amate la fantasia, non perdetevi questo romanzo! E se amate la buona musica, ascoltate l’album dei The Frames. E se anche voi avete sempre questa specie di magone in petto, evitate di recarvi nei posti di vacanza alla fine dell’estate…occorrono spalle forti per reggere il lamento del mare…
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