Ho avuto la fortuna di incontrarla due volte: la prima, quando presentai ai venditori Feltrinelli “Magari domani resto”; ricordo che entrai in sala e lei era lì, in prima fila, sorridente, e vi lascio immaginare la fifa blu nel dover parlare di un mio libro davanti a un mito vivente! La Signora Inge, invece, mi accolse subito con grande umanità e affetto (siete sempre simpatici voi napoletani, così mi disse), e a marzo scorso, a Milano, mi ha anche “regalato” questa foto al suo fianco, che conserverò con cura.
È una grande perdita per la casa editrice, per l’editoria, per il nostro martoriato Paese.
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