Nel quattordicesimo secolo un gruppo di esploratori in Australia scoprì una baia popolata da cigni completamente neri. Un evento incredibile e inaspettato per l’epoca. Partendo da questa scoperta, Nassim Nicholas Taleb, filosofo, matematico e saggista libanese ha sviluppato la cosiddetta “teoria del cigno nero”, una metafora che serve a descrivere un evento non previsto e dagli effetti rilevanti sulla vita di ognuno, e che a posteriori viene in qualche modo impropriamente razionalizzato. In natura il cigno nero è molto raro, talmente raro da essere ormai divenuto protagonista della metafora filosofica.
C’è nell’uomo la volontà di controllare ogni cosa, e da qui scaturisce l’illusione di poter dare un senso al tutto, l’incapacità che abbiamo di cogliere il determinante ruolo che nelle nostre vite ha il caso. Taleb ci dice che è l’improbabile a governare e indirizzare l’umanità, gli eventi imprevisti hanno una funzione decisiva nella storia, sono di grande portata.
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