Io credevo che il cosiddetto “buon padre di famiglia” non dovesse spendere più di quanto incassa. Lampante, lapalissiano, incontrovertibile, non c’è bisogno di essere padri per capirlo.
Eppure, lo Stato, il nostro “buon padre”, viola costantemente questa semplice regola, e lo fa da oltre cinquant’anni, spende più di quanto incassa. Incredibile, vero? In realtà le cose non stanno esattamente così, non sono un tecnico, ma so che gli incassi sarebbero anche maggiori delle spese se non esistesse il debito pubblico, gli interessi cioè che ogni anno versiamo per i debiti contratti in passato.
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