L’eterna discussione sulle feste di quest’anno mi sembra un’occasione sprecata, la più grande fra le occasioni, il vociare indistinto che urla all’unisono “giù le mani” dal Natale assomiglia molto alla ribellione estiva dei lidi e delle discoteche, il richiamo alle sciate fa il paio con quello agli aperitivi. Dico un’ovvietà, ma è meglio precisare: l’economia è allo sbando, i piccoli commercianti rischiano di chiudere, le grandi catene subiscono ogni giorno ingenti perdite, i posti di lavoro sono a rischio, il Natale servirà a sollevare tutte le categorie, è necessario quindi che la gente torni a spendere.
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