“Favolette” è il progetto della Fondazione Giancarlo Siani Onlus, in collaborazione con Repubblica Napoli, per promuovere la lettura ad alta voce, uno strumento gentile e potente di formazione per i bambini. Una raccolta di audiolibri con favole scritte da amiche e amici scrittori, tutte inedite, lette da una bravissima attrice e accompagnate da un disegno di una giovane illustratrice.
In questo periodo, in cui il Covid ci costringe a restare a casa, a limitare la socialità – si legge in un comunicato della Fondazione Siani – la lettura può permetterci di scatenare la fantasia, stimolare la mente e trascorrere insieme ore spensierate e, perché no, immaginare e creare un mondo diverso.
“La favola è inedita, nata in un pomeriggio, avevo in testa questo pellicano cantastorie un po’ matto, volevo ricordare ai bambini l’importanza che hanno le storie nella nostra vita, l’importanza degli anziani, che di storie da raccontare ne hanno tante. E poi ribadire una cosa semplice: che se si ama, si è amati”, evidenzia Lorenzo Marone nel descrivere il senso del suo testo.
Le più autorevoli società scientifiche pediatriche considerano la lettura condivisa in famiglia, a partire già dai primi mesi di vita del bambino, una buona pratica che segna una corretta traiettoria di sviluppo. Sul sito della Fondazione Siano sono già state pubblicate le storie scritte da Viola Ardone e Cristina Zagaria.
Ascoltare un adulto che legge un libro dalla primissima infanzia – si legge ancora nella nota della Fondazione – può favorire il futuro successo scolastico del bambino, perché lo aiuta a familiarizzare con la lingua madre, ad apprendere le parole e la struttura del discorso, prima ancora che inizi a parlare. In questo modo, il bambino imparerà a leggere e a scrivere con maggiore facilità, saprà mantenere la concentrazione, sarà più sereno e sicuro di sé.
“Punta Pellicano” di Lorenzo Marone
“Coccofame e spedino” di Viola Ardone
Einstein diceva: “Se volete che vostro figlio sia intelligente, leggetegli delle favole; se volete che sia molto intelligente, leggetegliene di più”. E allora mettiamoci tutti in ascolto di Lorenzo Marone e della sua bella storia “Punta Pellicano”. Per scoprire “perché, in quel preciso istante, al vecchio pellicano cadeva ogni volta dal capo il barattolo di pomodori che portava in testa a mo’ di cilindro”.
Da Repubblica Napoli
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